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martedì 13 gennaio 2015

RECENSIONE: LEMONADE di NINA PENNACCHI



Salve ragazze, altro self publishing italiano, molto restia all'acquisto inizialmente causa cover, non brutta ma sicuramente non accattivante e fuorviante rispetto al genere, alla fine la forte curiosità mi ha convinto. Bè, che dire, teniamo sotto stretta osservazione questa autrice perchè secondo me ci regalerà grosse soddisfazioni.
TITOLO: LEMONADE

AUTORE: NINA PENNACCHI

GENERE: HISTORICAL ROMANCE

CASA EDITRICE: SELF PUBLISHING

DATA D'USCITA: 06 APRILE 2014

"La limonata è la bevanda più innocua e salutare di ogni sala da ballo..." (The London Magazine, 3 luglio 1826).

Beh, forse potrà essere vero a Londra, ma nelle campagne del Kent la limonata nasconde inaspettati pericoli; e il bellissimo e arrogante Christopher Davenport, giunto a Coxton in cerca di vendetta, sta per scoprirlo a sue spese.

Innocua, la limonata? Se lo dite, per piacere, non fatevi sentire da Anna Champion. A causa dell'infida bevanda la sua vita è stata sconvolta, e ora ha un nemico, un nemico implacabile con occhi d'angelo e anima dannata. Tra picche e ripicche, schiaffi e baci rubati, l'attrazione tra i due cresce inconfessata e travolgente. E quando la sorprende in un prato isolato, Christopher non può fare a meno di...



** SPOILER ALERT ** Dire che questo libro mi ha stupito sarebbe poco. L'autrice a mio avviso è stata coraggiosissima, normalmente, credo valga un po' per tutti, chi legge un Romance lo fa per innamorarsi del protagonista in questo caso il protagonista è un uomo violento e la donna è una donna che inizialmente odia il suo carnefice ma man mano se ne innamora. Mai dico mai avevo letto un libro dove il protagonista fosse più bastardo di Christopher Davenport, il vero antieroe.


In tutti i romanzi senza nessuna eccezione il protagonista per quanto potesse essere una carogna, ha comunque sempre delle attenuanti e quasi sempre si riscatta. Questo personaggio invece, non le ha, certo un infanzia non delle più rosee, ma che comunque non giustifica la sua meschinità e insensibilità anche e soprattutto nei confronti della protagonista femminile, Anna Champion.

Be' senza entrare nel dettaglio, si può dire che l'autrice ha rappresentato magistralmente il carattere dei vari personaggi. Non solo i protagonisti. In questo libro sono rappresentate un ventaglio di sfumature caratteriali non indifferente, i personaggi non sono solo il cattivo veramente cattivo e il buono veramente buono come spessissimo succede per mancanza di fantasia.


La narrazione ti cattura fin dalle prime pagine, è scritto molto bene e l'autrice non è mai incappata come spesso succede in errori storici legati al periodo rappresentato (il Regency), molto furbescamente questo è rimasto esclusivamente di sfondo così da non creare fastidiose inesattezze storiche. Le quattro stelline e non cinque sono solo dovute al fatto che io avrei previsto un seguito della vicenda, molte situazioni sono rimaste sospese, e mi sarebbe piaciuto averne una conclusione. Che fine farà Leopold? Lucy e Daniel si metteranno insieme? Matthew, il simpaticissimo cugino, adesso che non dovrà stare più dietro a Christopher a tempo pieno troverà qualcuno da amare? Antony il fratello di Anna sopravviverà alla vita del collegio? Che dire, coraggio Nina, aspettiamo il prossimo, e nel frattempo a questo punto vedremo che ci racconterai su Capitan Swing.



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2 commenti:

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