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venerdì 5 febbraio 2016

72 ORE di CLARE LONDON


La recensione che vi proponiamo oggi è su un romanzo di genere Male to Male romantic/suspense, edito da Triskell. Pare sia piaciuto molto a Concetta ma andiamo a scoprirne i motivi.

TITOLO: 72 ORE

AUTRICE: CLARE LONDON

GENERE: MALE TO MALE

EDITORE: TRISKELL EDITORE


AUTOCONCLUSIVO





Una volta, Tanner McKay e Niall Sutherland erano molto più che due semplici colleghi agenti dell’Intelligence. Ma poi, una missione è andata terribilmente storta e ha mandato tutto in pezzi, spingendo Tanner a sparire e a interrompere la loro relazione, abbandonando la squadra. 

Ora, alcuni attentati misteriosi stanno minacciando il Team, e il loro capo è determinato a riunire tutti prima che sia troppo tardi. Rintraccia McKay in una malmessa area roulotte, portando con sé una persona molto sgradita in cerca di un rifugio temporaneo: Niall, l’uomo che Tanner pensava di non dover rivedere mai più. E che è sicuro condivida lo stesso sentimento. 
Intrappolati in una situazione che è sia claustrofobica che altamente pericolosa, Tanner e Niall devono ripercorrere il loro passato e riconsiderare le loro percezioni, la loro lealtà - e i loro desideri - per poter sopravvivere e possibilmente per plasmare un futuro insieme.


 





I polizieschi/Romantic ultimamente sembrano colpire nel segno, mi ci sono approcciata da poco, e mi piacciono parecchio, soprattutto quando, come in questo caso la storia mantiene vivo l'interesse per buona parte del libro.
72 Ore è per l'appunto un poliziesco, abbastanza easy in quanto predilige la narrazione introspettiva del protagonista  all'azione vera e propria.
Già dalle prime battute, infatti, si viene catapultati nel mondo dei due protagonisti principali e del team poliziesco con cui collaborano.
Inizialmente si fa un po' fatica a capire il racconto, in quanto gli accadimenti vengono spiegati solo man mano che procede la vicenda.
La voce narrante è quella di Tanner e ci accompagnerà nelle sue speculazioni analitiche e nelle sue elucubrazioni mentali.
Dopo esser stati espulsi per vari mesi dal Project Team, un'organizzazione governativa segreta, le strade di Niall e Tanner prendono direzioni diverse, Niall resta a contatto col Team mentre Tanner recide tutti i ponti e fugge, rifugiandosi in una roulotte dove viene scovato dalla squadra.
 Li finisce per ritrovarsi davanti non solo alcuni membri dell'organizzazione, ma lo stesso Niall che, dopo un attentato, ha bisogno di nascondersi in un luogo sicuro... Con Tanner per l'appunto.
I rapporti tra i due uomini sono tesissimi, sempre a causa di alcuni scontri violenti di cui il lettore verrà messo a conoscenza solo in un secondo momento, ma Tanner non gli negherà un rifugio e si metterà a disposizione del team (ma non farà i salti di gioia, anzi).
Durante la narrazione Tanner ci racconterà alcuni dei momenti più importanti della loro conoscenza e successivamente del loro rapporto d'amore, capiremo i motivi del loro allontanamento ed entreremo nel vivo della parte poliziesca solo quando qualcuno inizierà a minacciare le loro vite, ferendo Tanner e portando  scompiglio nella squadra.



Tra i due protagonisti quello che sicuramente si fa conoscere meglio è Tanner, e non potrebbe essere diversamente dato che parla, spiega, racconta in prima persona... e si biasima per gli errori commessi, in poche parole si mette a nudo.
Si rivela un uomo con dei sentimenti forti, che però non ha saputo esprimere nel migliore dei modi alla persona che amava.
 Un uomo che nei momenti di difficoltà, invece di parlare chiaro, ha preferito celare le sue preoccupazioni dietro un muro fatto di silenzi e di uscite serali, confondendo Niall e rendendolo ancora più schivo.
Niall è sicuramente il più razionale dei due, meno farfallone, più ligio al dovere, e lo si evince soprattutto dai racconti di Tanner, è un uomo che ama quello che fa ma soprattutto ama il lavoro fatto bene.


In qualche modo ha però commesso gli stessi errori di comunicazione di Tanner, quegli errori che li hanno portati a distruggersi a vicenda, fraintendendo comportamenti e gesti.
In Niall e Tanner ho riscontrato i classici errori che si commettono in tantissime coppie: quelli di dar per scontato qualcosa e di arrabbiarsi, invece di fermarsi e chiarire.
Avrei sicuramente preferito una narrazione a Pov alternati per comprendere anche il punto di vista di Niall, ma Tanner è stato molto esaustivo nei suoi dialoghi, non tralasciando nulla al caso e ha compensato in parte la mancanza della doppia narrazione.
Mi è piaciuta questa storia, che tra l'altro si sviluppa in un lasso di tempo brevissimo.
I protagonisti sono abbastanza empatici e questo permette al lettore di creare un "legame" con loro in modo tale da rendere il racconto molto realistico, in alcuni punti mi sentivo una spettatrice celata, che stava leggendo un diario segreto.
Avrei preferito che l'autrice desse più spazio al poliziesco, avrei voluto più scene adrenaliniche ed è per questo che il libro non raggiunge le 4 stelle.
Ma resta una storia scorrevole e una lettura sicuramente piacevole.


    

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