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martedì 16 agosto 2016

RECENSIONE: UN CUORE DI PIETRA di KAT SPEARS


Salve readers la recensione di oggi è su uno Young Adult autoconclusivo di recente uscita edito da Newton e Compton. L'autrice è un esordiente in Italia. Caterina è rimasta molto colpita dalla trama e lo ha letto per noi, andiamo a scoprire le sue impressioni. 

TITOLO: UN CUORE DI PIETRA

AUTORE: KAT SPEARS

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE/YOUNG ADULT

EDITORE: NEWTON COMPTON

DATA D'USCITA: 9 AGOSTO 2016

AUTOCONCLUSIVO


Jesse Alderman, detto Sway, è all’ultimo anno delle superiori e riuscirebbe a vendere sabbia nel deserto. È anche bravissimo a trovare ciò di cui la gente ha bisogno: compiti di fine semestre, un appuntamento con la reginetta della scuola, documenti contraffatti. Ha pochi amici e non si lascia mai ostacolare dalle emozioni. Per Jesse, la vita è soltanto una serie di transazioni d’affari.
Ma quando Ken Foster, capitano della squadra di football e stronzo a tutto tondo ingaggia Jesse per aiutarlo a conquistare il cuore dell’angelica Bridget Smalley, Jesse si ritrova a provare tutta una serie di emozioni. Seguendo Bridget e imparando i dettagli più privati della sua vita, si innamora per la primissima volta. Stringe anche amicizia con il fratello minore di Bridget, un ragazzo aggressivo, diffidente e colpito da disturbi motori. Jesse inizia così a far visita agli anziani nelle case di riposo per incontrare Bridget, a offrire aiuto ai meno fortunati e ad affezionarsi al ragazzino che lo idolatra. E se l’uomo di latta avesse un cuore, in fondo?
Una sorta di Cyrano de Bergerac moderno, Un cuore di pietra è raccontato dal punto di vista di Jesse in modo schietto e divertente, con le sue ciniche osservazioni sul mondo. Jesse sarà costretto ad affrontare il dolore che cova per un evento accaduto un anno prima e forse, ma solo forse, riuscirà a provare di nuovo dei sentimenti.





Ho qualche difficoltà  con questa recensione, perché malgrado il soggetto non sia male, anche se ripercorre strade già battute, il primo 40% del libro risulta pesante e ridondante.
Jesse è un personaggio davvero interessante. E' pungente, sprezzante, ironico. Un faccendiere di un intelligenza non comune e con un carattere tosto e affascinante.


Ma malgrado Jesse sia così affascinante e grintoso la narrazione purtroppo è spenta e noiosa. Che peccato!!!
Jesse Alderman è un traffichino. Hai bisogno di una tesina? Vai da Jesse. Vuoi un appuntamento con la ragazza più popolare della scuola? Ci pensa Jesse a fartelo avere. Vuoi erba o alcool? Sempre Jesse. Gli atleti, gli sfigati e addirittura il preside della scuola se hanno bisogno di qualcosa si rivolgono allo Sgaggio (questo è il suo soprannome). 
Che cos'è il tipo sgaggio? "E' il migliore... non ha bisogno di provare a fare il figo... lo è e basta". E Jesse lo è davvero.
Jesse appare senza cuore, ma sarà realmente così o il suo è un meccanismo di difesa?
Ken Foster, capitano della squadra di football, di fronte al quale di solito le ragazze svengono, assume Jesse per conquistare l'unica ragazza che non ne vuole sapere, Bridget Smalley. Lei è un angelo, oltre a essere favolosa fuori lo è anche dentro, veramente la ragazza perfetta. Jesse inizia quindi a intessere un piano di battaglia per poter carpire i gusti della ragazza e passare le dritte a Ken.
Lui la segue nella casa di riposo dove lei è solita andare una volta la settimana a trovare la nonna facendo finta di andare a trovare suo nonno, che in realtà altri non è che un signore compiacente che si presta a questa messinscena al fine di ottenere dei favori da Jesse.



Jesse durante una dei suoi tampinamenti fa amicizia con il fratello minore di Bridget, Pete, che soffre di una paralisi cerebrale. Pete diventa l'ombra di Jesse, lui è il suo idolo, lo tratta normalmente, senza guanti di velluto per la sua malattia, anche se i posti che si trova a frequentare seguendolo non sono sicuramente i più indicati. Insomma, sicuramente lo porta a evadere dal suo noioso mondo e lo tratta anche in modo rude, non ha particolari riguardi, e magari è proprio quello di cui Pete ha bisogno.
L'amicizia con Pete e lo studio di Briget influenza pian piano anche la vita di Jesse, che oltre a innamorarsi comincia a fare delle buone azioni senza scopo di lucro.
Insomma, la storia sarebbe carina, il personaggio interessante. Cos'è allora che non ha funzionato per me in questo libro? Innanzitutto non si può esattamente parlare di romance. Il protagonista assoluto è Jesse e il motivo per cui ha questo carattere anaffettivo, gli altri personaggi non sono altro che comparse o spalle così come la storia d'amore. E' lui che tiene il libro, la sua personalità. Il problema è che lui arriva fino ad un certo punto. Ci sarebbe bisogno che succedesse qualcosa, invece calma piatta. Nulla di nulla.



L'ambiente rappresentato non è sicuramente dei migliori: droghe, alcool, parolacce, ma sappiamo bene che tutto questo ci sta a quell'età. Jesse purtroppo dobbiamo vederlo per quello che è. Non solo un realizzatore di desideri ma anche uno spacciatore. Insomma, non so quale pubblico dovrebbe soddisfare questo libro. Sicuramente non i ragazzi, io ai miei figli uno Young Adult del genere non lo farei leggere, non per le scene passionali di cui è completamente sguarnito, quanto piuttosto per l'approccio superficiale che ha rispetto a vari argomenti: omosessuali, sovrappeso, disabili, droga, razzismo. Viene buttato li un po' di tutto e affrontato in modo banale. Con un ironia più per adulti che per ragazzi. Ma anche consigliarlo a un pubblico adulto mi risulta difficile, è comunque carente di situazioni, piatto. 
Insomma, se questa volta mi chiedeste se lo consiglio, francamente non me la sentirei pur ammettendo che in Jesse c'è veramente del buon materiale. Ma francamente non mi sembra abbastanza per sostenere un libro.




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