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sabato 17 settembre 2016

RECENSIONE: LA PICCOLA LIBRERIA DI NEW YORK di MIRANDA DICKINSON


New York fa da sfondo a questa storia, e si sa che la Grande Mela è affascinante. Poi se ci metti pure un bell'uomo magari... E se lei è una lettrice compulsiva come noi? Cosa potrà uscirne? Scopriamolo con Annuccia!

TITOLO: LA PICCOLA LIBRERIA DI NEW YORK

AUTORE: MIRANDA DICKINSON

GENERE: CONTEMPORAY ROMANCE 


EDITORE: NEWTON COMPTON


DATA DI USCITA: 1 SETTEMBRE 2016


Quando il suo ragazzo la lascia per l’ennesima volta, Bea James, proprietaria di una libreria a Brooklyn, prende una decisione. Basta uomini, basta cuori infranti, basta dolore. Il suo lavoro le piace e i libri l’hanno sempre salvata, l’importante sarà riuscire a stare lontana dall'altro sesso. Jake Steinmann, uno psichiatra che viveva a San Francisco, è pronto a ricominciare, dopo la fine del suo matrimonio. D’ora in poi ci sarà un unico amore nella sua vita: New York. Bea e Jake si conoscono a una festa in cui sono gli unici single, e quando parlano si trovano d’accordo su una cosa: nessuno di loro due vuole avere alcun genere di relazione sentimentale. Ma la città ha altri piani per loro…






Quando ho visto la copertina di questo romanzo che raffigura una donna che guarda una libreria e il titolo suggeriva che la suddetta si trovava a New York, mi sono detta “questa storia fa per me”. Mi è subito venuto in mente il famosissimo film C'è post@ per te con Meg Ryan e Tom Hanks, ma siamo lontanissimi dalle emozioni che mi suscitò quella pellicola.



Come già detto nella sinossi, Bea e Jake stanno vivendo un momento di crisi nelle loro vite in campo sentimentale, lei ha lasciato il suo fidanzato (non è lui che la lascia come scritto nella trama) dopo l'ennesima delusione, mentre Jake è stato lasciato dalla moglie che vuole essere libera; galeotto sarà per loro l'incontro a una festa di fidanzamento in cui si trovano ad essere gli unici “scoppiati” e tra una confessione e l'altra stringeranno un patto in cui si promettono di restare single per riscoprire se stessi e fare nella vita tutto ciò che si sono proibiti per amore del partner.
Tutta la storia prende inizio da questa festa, ma per arrivarci bisognerà aspettare 14 capitoli in cui si assiste a tutta l'evoluzione delle situazioni sentimentali dei protagonisti e quindi troviamo raccontato tutto ciò di cui si parla nella sinossi e questo è il primo motivo della mia delusione, la lunghezza di questo libro. Troppi capitoli per arrivare all'incontro, e sono sopratutto dominati da dettagli dei personaggi secondari che annoiano, situazioni che al fine della storia non servono. Quando finalmente i due protagonisti si conoscono, di nuovo bisogna aspettare altri 12 capitoli prima che i due possano cominciare a frequentarsi, ovviamente solo come amici visto l'accordo siglato.


Jake e Bea andranno a spasso per New York, si mostreranno a vicenda i loro posti preferiti di questa metropoli che da sempre affascina il mondo, ma anche qui non ho sentito la magia dei luoghi descritti. Ho letto moltissimi libri ambientati nella Grande Mela, ma la descrizione della Dickinson non mi ha fatto sognare come al solito, solo un paio di escursioni sono state accurate sia nella descrizione che nell'emozione che scatenavano a Bea e Jake, per il resto sembrava più un tour anonimo organizzato da un'agenzia di viaggi.
La storia è narrata in terza persona, con l'alternarsi delle situazioni dei due protagonisti, l'interazione in molte parti è minima e ridondante e questo fa calare molto l'attenzione.
Le scene romantiche sono quasi assenti, Bea e Jake sono molto ostinati nel seguire la regola che proibisce i rapporti con l'altro sesso, ma in questo modo anche tra di loro non ho sentito scattare la magia, come si sono innamorati? Hanno parlato, si sono confidati, ma approcci sentimentali non se sono visti, quando sembra che qualcosa stia cambiando ecco che lo scenario viene completamente stravolto da qualche scena davvero assurda.


Il romanzo si risveglia sono negli ultimi capitoli quando il ritorno degli ex partner mette in discussione la vita dei personaggi principali e finalmente li fa agire, svegliare, rendere conto che forse quel famoso patto non ha più solide basi su cui poggiarsi, che se vogliono essere felici devono mettersi in gioco, devono rischiare perché forse hanno trovato la persona giusta e non possono lasciarsela scappare.
Ci sono stati momenti che ho apprezzato, come le lettere che Bea riceve da sua nonna come una specie di fata madrina che la guida verso la retta via, che la incoraggia a non perdersi d'animo e a credere ancora nell'amore raccontando parti di sé di cui nessuno era a conoscenza. E' stato bello vedere la caparbietà di alcuni amici che, avendo intuito subito la vera natura del rapporto dei protagonisti, si adopereranno affinché l'amore trionfi.
Se sei un lettore in cerca di emozioni forti, di scene d'amore, questo libro non fa per te. Non ha attecchito nel mio cuore e presto sarà solo un vago ricordo.




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