Un romance storico molto amato dal nostro gruppo, la maggior parte del quale l'ha promosso a pieni voti come Enrica...BUONA LETTURA!
AUTORE: LAURA KINSALE
EDITORE: MONDADORI
GENERE: HISTORICAL ROMANCE
AUTOCONCLUSIVO
AUTOCONCLUSIVO
Inghilterra, XIX secolo. Archimedea Timms, detta Maddy, è una giovane riservata che dedica le sue giornate alle opere pie e ad aiutare il padre, insigne studioso di matematica. Christian Langland, duca di Jervaulx, è un dongiovanni e scavezzacollo, geniale scienziato amico del vecchio Timms. Può nascere l'amore tra due persone così diverse? Nessuno potrebbe immaginarlo. Eppure quando viene a sapere che Christian è morto in duello, Maddy è colta da un dolore lancinante, inaspettato. Si trasferisce in campagna presso un cugino che dirige un manicomio per occuparsi dei pazienti e trova tra i ricoverati proprio il duca di Jervaulx, fatto rinchiudere dalla famiglia. Ora tocca a Maddy, l'unica che sembra credere nella sua sanità, aiutarlo a dimostrare di non essere un pazzo. E scoprire con un brivido un modo nuovo, più pieno, di essere donna.
Questo
libro fa parte della mia personale categoria definita tranvate letterarie.
Le
tranvate letterarie sono trasversali, comprendono ogni genere;
non riuscirei a spiegare con metodo razionale e critico il perché un
libro vada ad arricchire questa sezione della mia libreria, ma sono
sicura di avere in mano una tranvata letteraria quando si
verificano alcuni eventi che invadono la mia sfera socio-familiare:
pietanze bruciate, montagne di panni da lavare, insofferenza e
fastidio per qualsiasi rapporto interpersonale, massima goduria
quando annunciano un ritardo del treno di oltre 10 minuti, risotti e
polente a volontà che mi garantiscono rispettivamente 20 e 40 minuti
di lettura ai fornelli.
Nel
caso de “La figlia del matematico” la prova che fosse una
tranvata letteraria è costituita dal fatto che la Salerno-Reggio Calabria mi è sembrata la Milano-Laghi,
ho cominciato la lettura di questo bellissimo libro proprio in
autostrada e il viaggio Genova-Crotone è durato un soffio!
Prima
di procedere con la recensione rimane quindi da dichiarare, per
correttezza, che se sono sotto l' effetto di una tranvata, va
da sé che non posso essere lucida: questa sarà decisamente una
recensione di pancia, anche se il fatto che siano passati tre mesi
dalla lettura gioca a mio favore, il libro ha decantato, si è
sedimentato e quindi dovrei essere più razionale.
Ringrazio
soprattutto le amiche del gruppo “New Adult e dintorni” che, con
il loro chiacchiericcio insistente su questo libro, mi hanno
parecchio incuriosito.
GRAZIE!
GRAZIE! GRAZIE!
Va
detto subito che chi vuole leggere un classico romanzo d'amore
storico, con tutti i crismi del caso, rimarrà sicuramente deluso.
Qui non abbiamo l'eroe mascalzone che ti rapisce con uno sguardo,
tanto meno l' eroina procace, bellissima che fa perdere la testa a
chi posa lo sguardo su di lei e neppure raso e seta a fasciare e
mostrare le sue curve.
Verremo
trasportati in una realtà che non fa sicuramente palpitare, sognare
e sospirare di meraviglia. Tutt'altro, troveremo la brutalità del
manicomio, la pena per un essere umano intrappolato nella sua
malattia che non riesce a esprimere a parole il suo stato d' animo e
troveremo una straordinaria donna che lo salva da un destino
terribile, una donna che avrei spesso preso a testate durante la
lettura, ma poi, riflettendoci, ho capito che lei ha calpestato tutti
i valori che il suo status di quacchera le imponeva per stare al
fianco di un uomo che ha rapito irrimediabilmente il suo cuore e il
suo corpo.
Come
sia riuscita l'autrice a creare una storia d'amore e di passione
tra una quacchera e un uomo colpito da un'apoplessia cerebrale
rimane per me un mistero.
La
scelta particolare e coraggiosa dei personaggi e dell'ambientazione,
per buona parte del libro in un manicomio, ne fa sicuramente un racconto singolare, non banale e intriso di luoghi comuni a cui ormai
questo genere ci ha abituato.
Il
protagonista maschile, il duca di Jervaulx, riesce a esercitare
fascino anche dopo aver perso parzialmente la capacità di parola,
essere richiuso in manicomio e trattato come un animale, un pazzo; la
protagonista femminile, Maddy è una quacchera convinta, di
conseguenza non possiamo aspettarci sensualità e lussuria, però, proprio per questo, i momenti durante i quali i due personaggi si
lasciano andare alla passione sono molto più emozionanti e esaltanti
rispetto a quelli di tanti romanzi erotici che spopolano oggi.
Se
volete leggere un libro originale, dove le emozioni sono amplificate
dai temi scelti coraggiosamente dall'autrice, questa è sicuramente
una storia che rimarrà nel vostro cuore. Durante la lettura sono
stata attraversata da diverse emozioni contrastanti: rabbia, frustrazione,
ammirazione, tenerezza, passione, dubbio... sì dubbio perché fino
all'ultimo ho pensato che Christian avesse bisogno di lei per
condurre una vita dignitosa, non ero sicura che fosse mosso da amore
autentico, ma quest'uomo scorbutico e orgoglioso, seriamente provato
dalla vita alla fine mi ha regalato una delle dichiarazioni d'amore
più belle che abbia mai letto!
Ero
in macchina, in lacrime, e non perché avevo finito le ferie o perché
la schiena mi insultasse per le 10 ore di viaggio, no! Ero commossa
dalle sue parole, dalla sua difficoltà a pronunciarle, dalla sua
ammirazione e gratitudine per questa donna apparentemente modesta e
sciatta, ma grandiosa, dal carattere forte e volitivo, una donna che
è entrata con coraggio nella cella di un uomo che tutti ritenevano
un pazzo violento, per tirarlo fuori e salvarlo da un destino
crudele. Non aggiungo altro, perché chi prenderà in mano questo
libro supererà il disagio di affrontare argomenti sicuramente
angoscianti e passerà momenti in cui il ritmo a volte cala un po' di
tono, alla fine verrà ricompensato ampiamente, perché la dichiarazione
del duca di Jervaulx non può lasciare indifferenti.
Io l'ho messo tra i migliori libri letti quest'anno, pertanto 5 stelle piene.
RispondiEliminaBellissima recensione ma lo vogliamo dire però che potrebbe risultare a qualcuno, per esempio me, in alcuni punti leggermente pesante? ;)
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