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mercoledì 1 giugno 2016

Recensione: L'IMPORTANZA DI CHIAMARTI AMORE di ANNA PREMOLI


Salve readers, è uscito pochi giorni fa il nuovo romanzo di Anna Premoli. Erika e Martina lo hanno letto per noi, andiamo a scoprire cosa ne pensano. 

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TITOLO:
L’IMPORTANZA DI CHIAMARTI AMORE

AUTORE: ANNA PREMOLI

EDITORE: NEWTON COMPTON

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE

DATA DI USCITA: 26 MAGGIO 2016
Cover precedente

AUTOCONCLUSIVO

Categoria: Odio-Amore - Office
Narrazione: prima persona, doppio pov
Finale: conclusivo

E se il caso li facesse incontrare di nuovo?
Giada sa bene di essere una ragazza dal carattere piuttosto difficile, quindi non si stupisce affatto di trovarsi in una fase della propria vita nella quale non va d'accordo quasi con nessuno: con il suo ragazzo storico la situazione è appesa a un filo e del rapporto con i suoi genitori… meglio non parlare. Ma Giada ha un obiettivo ben preciso: laurearsi con il massimo dei voti e il prima possibile. Il resto dei problemi può passare in secondo piano. Così credeva, almeno finché lo stage presso una prestigiosa società di consulenza di Milano non la mette di fronte a quello che per lei è sempre stato il prototipo dei ragazzi da evitare come la peste: Ariberto Castelli, fiero rappresentante del partito delle camicie su misura e dei pullover firmati. E tra loro c’è un precedente molto imbarazzante che potrebbe crearle qualche complicazione che non aveva assolutamente messo in conto...
Buongiorno Readers, oggi Martina e io vogliamo parlarvi di un libro grazie al quale ci siamo svegliate con un sorriso da ebete stampato in faccia e sul quale abbiamo nutrito forti dubbi, nostro malgrado, per futili convinzioni. Ci è bastato leggere il primo capitolo per capire che questa autrice è e rimane una garanzia e una sicurezza per noi lettrici. Concedeteci quindi, prima di tutto, di chiedere venia ad Anna Premoli e al suo ultimo romanzo L’importanza di chiamarti amore.


Impossibile non innamorarsi di Berta, per la sua ironia e per la sua determinazione. Un protagonista che l’autrice ha reso simpatico, affascinante e singolare.
Ariberto Castelli di Fievolo rappresenta in tutto e per tutto la spina nel fianco di Giada. Lo ha conosciuto controvoglia qualche mese prima mentre si trovava in discoteca con le amiche e il loro incontro è stato tutt’altro che gradevole. Ariberto rappresenta tutto quello che la nostra protagonista cerca di evitare come la peste: ha un nome spocchioso, indossa abiti firmati tra cui una camicia che sembra essergli stata cucita addosso con tanto di iniziali, scarpe artigianali e dulcis in fundo, è bello da far male.
Purtroppo per Giada, a quanto pare non sarà così facile da evitare, considerato che Ariberto è stato assunto come stagista insieme a lei dalla stessa società di consulenza e che per i prossimi sei mesi dovranno lavorare a stretto contatto.


La vita di Giada è a un bivio. Un fidanzato che lo è solo sulla carta e una famiglia dalla quale preferisce tenersi lontana. Le aspettative della madre sono il motivo di una forte incomprensione e della sua ostinata ribellione. Malgrado ciò Giada è determinata a inseguire i suoi obbiettivi.
L’attrazione di Berta verso Giada è innegabile. Quell’istrice dalla lingua pungente lo ha stregato. Anche se è fidanzata e cerca con ostinazione in ogni modo di tenerlo a distanza, Giada non riesce comunque a frenare il forte desiderio che comincia a nutrire per questo ragazzo che sembra capirla solo guardandola negli occhi.
Lasciateci dire che Berta è entrato prepotentemente nel nostro cuore. Le sue battute e i suoi modi di conquistare Giada, non sono solo simpatici ma sono talmente carini da averci stregate.


Lo stile della Premoli è inconfondibile. Anche in questo romanzo non manca l’ironia, battutine pungenti e soprattutto una storia d’amore coinvolgente.
I personaggi che ha creato sono straordinari. Presi singolarmente sono forti e determinati e insieme sono come un tornado dal quale è impossibile non essere travolte.
Preparatevi quindi a farvi un sacco di risate. Preparatevi a innamorarvi non solo di “Berta vien-dal-mare” ma anche di Giada. Lei è sicuramente l’incarnazione di molte di noi. Ammettetelo, chi non prenderebbe per il culo uno con il nome Ariberto, noi siamo state le prima a farlo, ma siamo state anche le prime a innamorarci di lui; di questo “pottone” con la camicia firmata che poi scopriremo essere tutt’altro.
Volete sapere se vi consigliamo la lettura? La risposta è piuttosto ovvia.
P.S. definizione di pottone: uomo che non si scompone, che non si strapazza certo di lavoro, non si affatica in nessun modo e pretende che tutto gli sia servito su un piatto d'argento.


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Anna Premoli
Nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata. La scrittura è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato il libro fenomeno del 2013. Per mesi ai primi posti nella classifica, con i diritti cinematografici opzionati dalla Colorado Film, ha vinto il Premio Bancarella ed è stato tradotto in diversi Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato 16 romanzi ed una breve novella.

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