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domenica 24 luglio 2016

FACCIAMO LA GUERRA ALLE STELLE? "Vertigine Series #2" di ELISA GENTILE


Salve readers, oggi la recensione è sul secondo attesissimo volume della "Vertigine Serie" dell'autrice Italiana Elisa Gentile che dopo aver pubblicato con Newton Compton torna con questa serie al Self Publishing. 
Hanno letto per noi il libro Erika e Martina, ma con loro più di qualcosa non ha funzionato. Andiamo a scoprire le loro impressioni in questa recensione. 


TITOLO: FACCIAMO LA GUERRA ALLE STELLE?

SERIE: VERTIGINE#2


AUTRICE: ELISA GENTILE

EDITORE: SELF PUBLISHING

GENERE: NEW ADULT


DATA D'USCITA: 16 LUGLIO 2016




Il cuore di Bia è andato in mille pezzi ventuno minuti fa. Tutto è crollato, l'amore l'ha delusa giocandole il peggiore degli scherzi. L'ossessione per Trevor si è trasformata nel dolore più atroce che esista. Ma, come se lei chiudesse una porta e decidesse di aprirne un'altra, senza volerlo torna a sorridere. Evan, conosciuto per caso in una calda sera, le salva la vita. E forse anche il cuore... Ecco l'attesissimo sequel di La Paura di Cadere: è una scoperta dell'amore, di tutte le sue sfaccettature. E di come una ragazza di sedici anni, decide di riprendere in mano la propria vita e rimettere insieme i pezzi del suo cuore.



Finire questo libro è stato per noi come per un bambino prendere lo sciroppo per la tosse: una tortura.
La storia non esiste, è priva di logica e ci siamo chieste come si possa percepire amore, o come esigiamo noi lettrici, empatia con i personaggi. 
Ci sono libri che non hanno senso di logica e non trasmettono nessun tipo di emozione se non un forte mal di testa. E questo va detto, NON SI PUO' FAVORIRE UN AUTRICE SOLO IN QUANTO ITALIANA. Se un libro non funzione qualsiasi sia la nazionalità o il legame che si crea con la stessa è giusto segnalarlo e secondo noi questo è lo scopo delle recensioni. Avrete quindi capito che non siamo assolutamente d'accordo con le recensione lette fino ad ora. 
Le italiane vanno elogiate quando lo meritano così come si fa con le straniere, un libro è bello o brutto, indipendentemente dalla nazionalità dell'autrice. 
Vorremmo precisare che il primo volume ci era piaciuto, eravamo convinte che anche il seguito ci avrebbe entusiasmato e coinvolto. Beh, ci spiace ma non è stato cosi. Non solo non siamo state trascinate nella storia ma abbiamo provato un’antipatia totale per i personaggi, che oltre a essere privi di senso trasmettono il nulla. 


Bia ha quindici anni è come tutte le ragazze della sua età pecca di ingenuità, ma questo non vuol dire che debba essere descritta come una vittima che soffre per un amore non corrisposto quando in realtà è tutto frutto di una sua scelta. 
L’avevamo lasciata dietro a quella porta con la curiosità di scoprire cosa avesse visto. Cosa ci fosse dietro era chiaro e lampante anche a un cieco, noi onestamente ci aspettavamo molto di più visto i presupposti di Trevor. Volete sapere la nostra reazione? Il niente. Assolutamente niente che ci abbia sconvolte. Volete invece sapere cosa lo ha fatto? Il comportamento di Bia che abbiamo trovato assolutamente non solo privo di senso ma anche inaccettabile. 
Abbiamo scoperto una ragazza che batte la testa a destra e sinistra, continuando a persistere sui propri errori e facendosi usare come una bambola gonfiabile. Non abbiamo sentito nessuna compassione per lei, solo una gran voglia prenderla a schiaffi. 
Avremmo voluto vederla reagire ma NO, continua il suo vittimismo e si lascia logorare in un “amore” a senso unico. Le azioni di Trevor sono lampanti e non trasmettono amore, neanche se lo cerchi con la lente di ingrandimento.
Abbiamo letto libri dove nemmeno si poteva concepire l’amore, ma lo abbiamo sentito e provato, anche se la protagonista veniva usata. Continuavamo a non capire non solo il personaggio di Trevor ma neppure il personaggio di Bia. 


Se vogliamo aggiungere anche quelli di Sasha e Agnes la lista si allunga. A questo punto ci siamo chieste il senso di questa storia, o almeno: c’era un senso? Sembra buttata giù a caso, i troppi Pov alterni ci hanno deconcentrato al punto di faticare a portare a termine la lettura. 
E come se la confusione dei personaggi già conosciuti non bastasse, l’autrice ne aggiunge un altro: Evan, lui rappresenta l’idillio dell’amore, quello che avrebbe dovuto scalzare Trevor e per un po' ci riesce anche, fino al finale dove le carte vengono rimescolate. Qui abbiamo raggiunto l’apice della nostra antipatia nei confronti di Bia. 
Non ci dilungheremo ulteriormente, se non per sottolineare che anche il finale lascia a desiderare. Ciò che succede a Bia è orribile, era così essenziale per far capire e accettare a Trevor il suo legame con lei? Ora ci chiediamo come l’autrice proseguirà il romanzo, se riuscirà a farci sentire l’amore inesistente di Trevor nei confronti di Bia e se uscirà di scena Evan, che per ora è l’unico personaggio con un po' di spessore della storia. 
Il libro è sconclusionato, superficiale per l’argomento trattato che a nostro avviso meritava una analisi più approfondita. Restano troppi interrogativi e punti d’ombra su alcuni personaggi.
Volete ancora sapere se lo consigliamo? 


14 commenti:

  1. Vorrei ringraziare le blogger per questa recensione magistrale. E anche complimentarmi per l'errore grammaticale davvero da bimbo della prima elementare, ovvero UN AUTRICE.
    Non ditemi che sono polemica, siete qui per giudicare noi autrici, no? E allora prima imparate a scrivere voi stesse, grazie.
    Detto questo, come scrittrice del romanzo, dico la mia - credo sia ormai palese la mia poca pazienza verso... uhm, chiamiamole recensione cattive: il mio romanzo può avere delle falle, ci sta, perché non sono una professionista, non mi sono mai reputata tale. E, sottolineerei questo, NON CHIEDO FAVORITISMI IN GIRO. C'è chi adora i miei romanzi, c'è chi no. Capita, nel mondo del self (e anche dell'editoria), ma definire un libro inconcludente e senza senso... Be', vorrei davvero parlarne. Potrei anche aver sbattuto io la testa e aver scritto parole a caso, tutto può succedere! Fa caldo, quindi...
    Ma inoltre, non è perché questo romanzo è piaciuto a molti (non dico tutti, non sarebbe vero), ma perché questa recensione è surreale, e dire che io le critiche le accetto, se costruttive.
    In conclusione, ringrazio di cuore Martina ed Erika per aver perduto tempo a leggere il mio romanzo, e, come detto anche in un messaggio privato direttamente alle blogger, invito lo staff a non recensire mai più un mio romanzo. Non è la prima volta che mi colpite in questa maniera: dico MI perché sto leggendo le belle cosucce che state pubblicando su Facebook. Sono una persona forse permalosa, ma solo quando mi toccano nel personale e rovinano qualcosa di meraviglioso come i miei lavori.
    Grazie mille, Elisa Gentile (la scrittrice).

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    1. Elisa parlando di refusi, perdona se te lo dico, ma c'è ben più di un apostrofo sul tuo libro che non torna. Se vuoi possiamo analizzare insieme il testo, siamo a disposizione quando vuoi.
      A noi francamente son sembrate tutte critiche costruttive e argomentate, ma sai una recensione monostella difficilmente può essere dolce.
      Ti volevo inoltre ricordare che nel momento in cui un libro è in vendita è suscettibile di recensioni e di critiche o di ovazioni da parte di chiunque, discorso diverso è se decidi di tenerlo per te e fornirlo solo a chi più ti aggrada.

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    2. Salve, Mi rivolgo direttamente ad Elisa.
      Cara Elisa, ti seguo da molto tempo e mi dispiace ma ho notato che ovunque tu vada e legga recensioni o qualcosa di negativo, subito affili la tua lingua velenosa.
      Da autrice dovresti accettare le critiche, dovrebbero rafforzarti e non cacciare ancora più cattiveria.
      Non tutti i gruppi sono Obbligati a leccare e mi dispiace, se le critiche ti danno fastidio mi dispiace. Non tutti possono Amare i tuoi libri e fortunatamente ogni persona ha gusti e opinioni diverse..
      Si sei permalosa. Ma accetta, perchè si sà che quando pubblichi vai in pasto a tutti e non solo a chi lascia la bava alla tua scia!!!
      Distinti Saluti
      Maria Rosaria

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  2. Ma secondo me avete letto un altro libro......critica x niente costruttiva priva di senso....mi viene da dire solo...mmmhaaaaaa!!!!!!!

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  3. Se ci attacchiamo ad un apostrofo Sig.ra Gentile allora se non le dispiace le chiedo un chiarimento su una frase tratta dal suo libro, il primo di questa serie "Mia sorella attira la mia attenzione, cominciando a uscire qualunque cosa dal frigorifero: maionese, ketchup, .....". Sa io sono toscana e Dante non mi ha insegnato a "uscire qualunque cosa dal frigorifero" credo volesse dire "prendere, afferrare qualunque cosa dal frigorifero". Quindi mi permetta ma noi siamo blogger ignoranti ed un apostrofo può scappare ma un'autrice come lei non mi può fare uscire le cose dal frigo! Poi se vuole continuare a scrivere purtroppo sarà soggetta anche a critiche negative e magari spietate come le nostre. La invito infine a non chiederci di non recensirla perchè non ha il potere per farlo in primis, non siamo in dittatura e in secondo luogo se non vuole recensioni cambi mestiere.

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  4. Mamma mia!!! Che recensione! Mi vengono i brividi! Fatta veramente con cognizione! Secondo me chi ha letto il libro non aveva letto il primo o, senza dubbio, non ha letto attentamente il secondo! Passando da un personaggio ad un altro sicuramente si può perdere qualche pezzo di storia! Ma da qui a dire che il libro è "senza senso" e "buttato giù a caso" ce ne vuole!!! Scusatemi ma questa mi sembra cattiveria gratuita! Può non piacere un libro ma offendere in questo modo... Non lo trovo giusto. Elisa "non ti curar di lor, ma guarda e passa"!

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  5. Elisa trovo così di cattivo gusto la tua risposta che se fosse per me potresti andare a cercarti un vero lavoro: vedrai che la tua spocchia verrebbe presto ridimensionata nel mondo reale. Ringrazia che il tuo libro lo hanno letto e recensito e hanno perso tempo con UN'AUTRICE che non merita neanche due righe. Continua a farti mettere le 5 stelline dalle amiche e trovati un buon editor prima di criticare un apostrofo mancante che, sicuramente, è una svista. Le tue invece sono grandi lacune! E lascialo dire agli altri se i tuoi lavori sono qualcosa di meraviglioso. Ah no, dimenticavo, non si può dire che non lo siano. Buona giornata Autrice!
    Firmato: una lettrice che ha uscito le unghie.

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  6. Ahahahah scusate ma di che stiamo parlando? Adesso addirittura recensiamo il secondo senza leggere il primo?
    mi pare che la recensione del primo sia pubblica.
    La puoi trovare facilmente sul blog.
    Se queste sono offese allora le offese vere e gratuite non le avete mai viste.
    La cattiveria a me sembra proprio la vostra, in questi commenti....

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  7. E pensare che il promo libro mi era piaciuto...anche con quella parola in dialetto che stonava come cavolo a Marenda. Umiltà dove sei?

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  8. Io non contesto se il libro vi sia piaciuto o meno ma il rispetto verso il lavoro di un autore dove sta? Si possono recensire libri in modo negativo ma con delicatezza voi ho notato amate farlo come un carro armato più delle volte che poi lo si fa solo con cattiveria ed attirare gente in più per visualizzare il Blog potrebbe starci...io non ho nessun rapporto di amicizia con l'autrice dico solo che ho letto i suoi libri e mi sono piaciuti ma se avessi potuto suggerire ad Elisa Gentile una qualsiasi cosa avrei suggerito di ignorare questa recensione e quindi di ribattere perché ha solo attirato l'attenzione sul blog...chi ha recensito questo libro ha un idea sul libro in questione io di lettrice ne ho un altra questo non fa di un lavoro di un autore un pessimo lavoro ma solo una differente percezione...mi auguro ne teniate conto una prossima volta quando sparate a zero su un lavoro di qualsiasi autore.

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    1. Una recensione monostella è una recensione monostella, in qualsiasi modo tu esprima il tuo giudizio è sgradevole per chi lo riceve.
      Non abbiamo bisogno di attirare alcuna attenzione, abbiamo il nostro pubblico che ci segue comunque, che le recensioni siano positive o negative. Non sono state fatte solo recensioni negative alla Sig. Gentile come più volte ribadito e potete verificare direttamente sul blog. Per quanto riguardo le modalità da te descritte come "da carro armato" ripeto non c'è modo di addolcire una recensione negativa se non argomentando le motivazioni che ci portano a quel giudizio. Siamo oneste e vere e SEMPRE lo saremo. Libera di non seguirci.

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  9. Buongiorno,
    faccio parte di questo blog e vorrei rispondere all'infinita polemica riguardo alle recensioni negative e al lavoro dei blogger.
    Come dice Caterina una monostella è senz'altro difficile da digerire e senz'altro per quanto si indori la pillola è sempre molto amara.
    Allora che fare? Tacere e fare finta di niente, rispondere in modo acido? Farsi due domandine?
    Ecco, io francamente sarei stata zitta e mi sarei fatta due domandine. Perché il libro non è piaciuto? Perchè addirittura è stato stroncato? E' davvero solo invidia, gelosia, e cattiveria gratuita?
    Ecco, sì, io ci avrei pensato e magari avrei risposto ringraziando anche solo per l'attenzione e poi chiedendo lumi, cosa non era piaciuto in particolare, quali erano i punti più controversi...
    Non avrei accusato per difendermi. E soprattutto non mi sarei attaccata a una svista. Perché una che scrive “esce dal frigo” non se lo può permettere. Ma non solo, non se lo può permettere nessuno. Denigrare gli altri per difendersi è un gran brutto affare. E' poco elegante, e poi che guerra eh? Facciamo a chi fa peggio?
    E non è finita qui: allora via tutte ad attaccare le blogger: cattive, disoneste, non difendiamo le autrici italiane...
    Scusate ma a me 'sta cosa dell'autarchia della narrativa italiana mi fa davvero ridere. Ma che c'entra? Un libro si giudica dalla trama, dalla scrittura, da tutto quello che vi pare ma non è bello perchè lo ha scritto un'italiana. Ma scherziamo? Come non amo chi legge solo straniero (non sapendo magari che metà dei nomi stranieri sono pseudonimi di ghostwrither italiane) neanche osannare il made in Italy quando non se lo merita mi sembra eccessivo.
    Oppure qualcuno consiglia di non fare le recensioni negative, insomma, di stendere un velo pietoso. E anche qui... ma perché?
    Apprezzo moltissimo il lavoro delle autrici e capisco bene che scrivere è un lavoraccio (che nessuno ha ordinato, comunque) ma ancor di più apprezzo e amo i libri e i lettori. I quali hanno il diritto sacrosanto di sapere cosa vanno a leggere, di decidere se la rece è di loro gusto o no, di leggere comunque il libro o meno... e noi abbiamo il diritto sacrosanto di dire come la pensiamo.
    Inoltre, per fare questo non ci paga nessuno e quindi magari ci piace dire quello che pensiamo veramente senza autocensure insopportabili e inutili. E comunque se dicessimo quello che non è diventeremmo anche poco credibili.
    Poi sulla questione di chi fa rece a cinque stelle su libri che a definirli tali si è pure generosi... beh... va bene, sono certa che non tutte sono pilotate o false, immagino che ci sono lettrici di particolare bocca buona e ne conosco alcune anche io. Insomma, penso pure che qualcuna è in buonafede, che qualcun'altra lo faccia per amicizia, e altre perchè sono state pagate, e non ditemi che non sapete che ci sono in giro veri e propri listini prezzi per promuovere e recensire un libro, che sia una ciofeca o meno.
    Elisa, questa serie è partita con il piede sbagliato, l'atra è andata decisamente meglio, puoi rimediare e saremo le prime a dartene atto. Adesso, per favore, incassa e porta a casa.
    Gabriella

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  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  11. Ho scoperto da poco questa autrice, ho letto la storia di Jayden e Selvaggia in pochissimo tempo ed entusiasta ho cercato subito un' altra storia. Un' altra serie. Questa serie. Devo dire però che, anche io, sono rimasta delusa. Capisco l' ingenuità dei sedici anni ma trovo Bia un personaggio senza alcuno spessore! Una ragazzina che si fa usare, consapevole di non contare nulla per un ragazzo di una superficialità disarmante. Sembra arrivare il principe azzurro, ma è talmente chiaro che non funzionerà che ho letto pagine e pagine aspettando solo di scoprire quale sarebbe stato l' elemento di rottura. Tragico, tra l'altro. Non so... mi aspettavo davvero molto di più.
    Per concludere poi, capisco che un giudizio così negativo non sia piacevole da ricevere, ma un po' di umiltà non guasterebbe. Ho trovato lo sfogo dell'autrice, sinceramente, fuori luogo.

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